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Spunti di miglioramento

Per migliorare la cooperazione transfrontaliera italo-francese, occorrerebbe una migliore gestione dei progetti transfrontalieri a livello delle politiche nazionali. Un aggiustamento delle culture amministrative permetterebbe un quadro di cooperazione facilitata. A tal fine, occorre maggiore flessibilità nel contesto transfrontaliero e la Francia dovrebbe dare maggiori possibilità agli attori locali per agire meglio e più rapidamente. Ciò creerebbe un parallelismo, attualmente mancante, tra le istituzioni francesi e italiane incaricate della cooperazione transfrontaliera.

Una migliore concertazione degli attori locali e un rafforzamento dei comitati transfrontalieri favorirebbero i progetti transfrontalieri. A tal fine, occorre continuare a formare gli attori e i rappresentanti locali, nonché le generazioni futuro, sulle sfide del transfrontaliero e sui quadri nazionali dei due paesi. 

Sarebbe inoltre interessante, per aumentare la portata e il peso della cooperazione transfrontaliera, estendere il campo d'azione alle grandi metropoli vicine (Milano, Genova, Lione e Marsiglia).

Il trattato del Quirinale, firmato il 26 novembre scorso tra la Francia e l'Italia, rappresenta una reale speranza di cooperazione rafforzata tra i due paesi. Con tutto un capitolo sulla cooperazione transfrontaliera, essa ha davanti a sé un futuro roseo e potrà solo essere migliorata. 

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